Questo in sostanza il succo della questione: magari non ci amiamo, ma non possiamo vivere uno senza l’altro.
Sentiamo tanto, tantissimo parlare nelle ultime settimane del grande squilibrio della Bilancia Commerciale degli USA e della volontà del suo presidente di ritornare all’equilibrio della stessa mediante l’applicazione di dazi sconsiderati ed oltretutto variabili nel giro di poche ore.
Per chi lo desidera qui di seguito propongo un approfondimento sull’interdipendenza tra le economie dei due colossi mondiali Cina ed USA; su quanto l’America dipenda dalle cosiddette “Terre Rare”, che cosa sono, a cosa servono e perché sono vitali per lo Zio Sam, chi le possiede a livello planetario, ecc.
Se ne desume che i dazi insensati e paventati da Trump alla Cina non potrebbero che costituire una sorta di violento boomerang a danno prima ancora che del Paese del Dragone, dell’America stessa.
Pertanto è evidente come questo gran circo dei dazi altri non è se non il metodo, va da se su misura del suo proponente, per “negoziare” tariffe, scambi commerciali, acquisti e vendite, aventi la finalità di ridurre il fortissimo gap tra i valori delle esportazioni e quelli delle importazioni che da decenni affligge gli Stati Uniti d’America.
Interdipendenza commerciale tra Stati Uniti d’America e Cina:
Focus sulla dipendenza dalle Terre Rare
Introduzione: Le economie intrecciate di Stati Uniti e Cina
La relazione commerciale tra gli Stati Uniti d’America e la Repubblica Popolare Cinese rappresenta uno dei pilastri dell’economia globale contemporanea. Caratterizzata da volumi di scambio elevatissimi e da una profonda integrazione delle rispettive catene di approvvigionamento, questa interdipendenza economica è un fenomeno complesso e dalle molteplici sfaccettature. Nonostante le crescenti tensioni geopolitiche e le dispute commerciali degli ultimi anni, il legame economico tra le due nazioni rimane robusto, evidenziando una dinamica in cui cooperazione e competizione coesistono. Un aspetto cruciale di questa interdipendenza, spesso meno evidente ma di fondamentale importanza per il futuro tecnologico degli Stati Uniti, è la loro dipendenza dalla Cina per l’approvvigionamento di terre rare. Questi elementi, dalle proprietà uniche, sono indispensabili per una vasta gamma di tecnologie avanzate, rendendo la Cina, che ne detiene un controllo quasi monopolistico, un attore chiave nello sviluppo tecnologico statunitense.
La scala del commercio tra Stati Uniti e Cina
- Volume complessivo degli scambi e tendenze
Il volume totale degli scambi commerciali tra Stati Uniti e Cina nel 2024 è stato stimato intorno ai 582.4-582.5 miliardi di dollari. Questa cifra imponente sottolinea la portata della relazione economica bilaterale. Analizzando le singole componenti di questo scambio, si osserva che nel 2024 le esportazioni statunitensi verso la Cina hanno raggiunto i 143.5 miliardi di dollari, segnando una leggera diminuzione del 2.9% rispetto al 2023. Parallelamente, le importazioni statunitensi dalla Cina hanno totalizzato 438.9 miliardi di dollari, registrando un aumento del 2.8% rispetto all’anno precedente. Questo squilibrio ha portato a un deficit commerciale degli Stati Uniti con la Cina di 295.4 miliardi di dollari nel 2024, in crescita del 5.8% rispetto al 2023. Questo deficit persistente e in aumento è un tema centrale nel dibattito economico e politico statunitense, spesso interpretato come un indicatore di debolezza economica. A livello più ampio, il deficit commerciale internazionale degli Stati Uniti nel 2024 ha raggiunto i 918.4 miliardi di dollari, evidenziando uno squilibrio commerciale generalizzato, in cui la relazione con la Cina gioca un ruolo significativo.
Voce di Scambio | Valore (Miliardi di $) | Variazione % YoY (2023-2024) |
Esportazioni USA verso Cina | 143.5 | -2.9% |
Importazioni USA dalla Cina | 438.9 | +2.8% |
Volume Totale Scambi Commerciali USA-Cina | 582.4 | N/A |
Deficit Commerciale USA con la Cina | 295.4 | +5.8% |
Deficit Commerciale Internazionale Totale USA | 918.4 | +17.0% |
- Principali settori coinvolti
L’analisi dei principali settori coinvolti nel commercio tra Stati Uniti e Cina rivela una marcata specializzazione. Le importazioni statunitensi dalla Cina nel 2024 sono state dominate da beni manifatturieri, in particolare apparecchiature elettriche ed elettroniche (127.06 miliardi di dollari), macchinari e reattori nucleari (85.13 miliardi di dollari), giocattoli e articoli sportivi (32.04 miliardi di dollari), plastica (21.53 miliardi di dollari) e mobili (20.94 miliardi di dollari). Questi dati evidenziano la forte dipendenza del mercato statunitense dalla capacità produttiva cinese nel settore dei beni di consumo e dell’elettronica. Per quanto riguarda le esportazioni statunitensi verso la Cina nel 2024, i settori di punta includono apparecchiature elettriche ed elettroniche (15.28 miliardi di dollari), combustibili minerali (14.73 miliardi di dollari), semi oleosi (13.35 miliardi di dollari), macchinari (12.86 miliardi di dollari) e aeromobili (11.54 miliardi di dollari). Sebbene le esportazioni statunitensi siano più diversificate, comprendendo prodotti agricoli, materie prime e alcuni beni ad alta tecnologia, il loro valore complessivo rimane significativamente inferiore rispetto alle importazioni. Un rapporto del 2023 evidenziava come i principali prodotti esportati dagli Stati Uniti verso la Cina includessero semi oleosi e cereali, petrolio e gas, prodotti farmaceutici e semiconduttori.
- Il persistente deficit commerciale e le sue implicazioni
Il persistente e crescente deficit commerciale degli Stati Uniti con la Cina ha implicazioni economiche e politiche di vasta portata. Questo squilibrio è spesso percepito negli Stati Uniti come un segnale di vulnerabilità economica e ha alimentato pressioni politiche per adottare misure volte a riequilibrare la bilancia commerciale. Nonostante l’imposizione di tariffe e altre restrizioni commerciali, il deficit ha continuato ad aumentare, suggerendo che le cause sottostanti sono complesse e radicate nella struttura delle due economie. Fattori come la domanda dei consumatori statunitensi per beni a basso costo prodotti in Cina, le catene di approvvigionamento globali consolidate e la relativa competitività delle industrie nei due paesi contribuiscono a questa dinamica. Il deficit commerciale è diventato un elemento centrale del dibattito politico, con richieste di politiche industriali più assertive e di strategie per ridurre la dipendenza dalla Cina in settori chiave.
Terre Rare: Il fondamento nascosto della tecnologia Statunitense
- Definizione di Terre Rare e loro proprietà uniche
Le terre rare (REE), contrariamente a quanto suggerisce il nome, non sono elementi scarsi nella crosta terrestre, ma sono così denominate perché la loro estrazione e separazione in forma pura è un processo complesso e costoso. Questo gruppo comprende 17 elementi, tra cui i 15 lantanidi più lo scandio e l’ittrio, che presentano proprietà chimiche e fisiche uniche. Tra queste proprietà spiccano la suscettibilità magnetica e la luminescenza, che le rendono indispensabili per numerose applicazioni tecnologiche avanzate.
- Ruolo cruciale nei settori tecnologici chiave degli Stati Uniti
Le terre rare svolgono un ruolo fondamentale in diversi settori tecnologici chiave negli Stati Uniti. Nell’elettronica di consumo, sono utilizzate negli schermi di Smartphone, computer e televisori (in particolare nei fosfori per display LCD e OLED), negli altoparlanti (grazie ai potenti magneti al neodimio) e nelle batterie ricaricabili (come il lantanio e il cerio nelle batterie agli ioni di litio). Nel settore delle energie rinnovabili, il neodimio e il disprosio sono essenziali per la produzione di magneti permanenti ad alta potenza utilizzati nelle turbine eoliche e nei motori elettrici dei veicoli elettrici. Forse ancora più critica è la loro importanza nel settore della difesa, dove sono impiegate in una vasta gamma di tecnologie, tra cui aerei da combattimento (come l’F-35, che contiene oltre 400 kg di REE), sottomarini, missili (come i Tomahawk), sistemi radar, droni e bombe intelligenti. Elementi specifici come il disprosio e il terbio sono cruciali per i magneti ad alta temperatura utilizzati nei motori dei jet, mentre l’ittrio è essenziale per i rivestimenti dei motori a reazione, i laser di precisione e i radar ad alta frequenza. Anche i semiconduttori, cuore dell’industria elettronica, richiedono l’uso di terre rare nel processo di produzione.
Elemento di Terra Rara | Applicazioni nell’Elettronica | Applicazioni nelle Energie Rinnovabili | Applicazioni nella Difesa |
Neodimio | Magneti per altoparlanti, HDD | Magneti permanenti per turbine eoliche, motori EV | Magneti ad alta potenza per missili |
Disprosio | Unità di vibrazione Smartphone | Magneti permanenti per turbine eoliche, motori EV | Magneti ad alta temperatura per motori jet |
Lantanio | Batterie Ni-MH, lenti ottiche | ||
Ittrio | Fosfori per schermi, LED | Rivestimenti motori jet, laser, radar | |
Cerio | Fosfori per schermi, catalizzatori |
La morsa strategica della Cina sul mercato delle Terre Rare
- Distribuzione globale delle riserve di Terre Rare
Sebbene le terre rare siano presenti in diverse parti del mondo, la loro distribuzione delle riserve economicamente sfruttabili è tutt’altro che uniforme. La Cina detiene le riserve più grandi a livello globale, stimate intorno ai 44 milioni di tonnellate nel 2024. Seguono, con riserve significativamente inferiori, il Brasile (21 milioni di tonnellate), l’India (6.9 milioni di tonnellate), l’Australia (5.7 milioni di tonnellate) e la Russia (3.8 milioni di tonnellate). Questa concentrazione di riserve in pochi paesi, con la Cina in posizione dominante, crea una situazione di potenziale vulnerabilità per le nazioni che dipendono da queste risorse.
Paese | Riserve di Terre Rare (Milioni di Tonnellate) |
Cina | 44 |
Brasile | 21 |
India | 6.9 |
Australia | 5.7 |
Russia | 3.8 |
Vietnam | 3.5 |
Stati Uniti | 1.9 |
Groenlandia | 1.5 |
- La quota della Cina nell’estrazione, produzione e trasformazione globale
La Cina non solo possiede le maggiori riserve di terre rare, ma esercita anche un controllo quasi monopolistico sulla loro estrazione, produzione e, soprattutto, sulla loro trasformazione e raffinazione. Nel 2023, la Cina ha rappresentato oltre il 69% della produzione mineraria globale di terre rare, stimata in 350.000 tonnellate di ossido di terre rare equivalenti. La sua leadership è ancora più marcata nel settore della trasformazione e raffinazione, dove si stima che la Cina controlli circa l’85-90% della capacità globale. Questa capacità di raffinazione è cruciale perché trasforma i minerali grezzi estratti in elementi utilizzabili per l’industria tecnologica. La Cina ha strategicamente sviluppato questa infrastruttura negli ultimi decenni, anche attraverso politiche che hanno favorito la crescita del settore e, in alcuni casi, limitato la concorrenza estera. Inoltre, la Cina ha imposto restrizioni all’esportazione di tecnologie di estrazione e separazione delle terre rare, cercando di consolidare ulteriormente la sua posizione dominante nella catena di approvvigionamento globale.
- Implicazioni strategiche per gli Stati Uniti
La quasi totale dipendenza degli Stati Uniti dalla Cina per la lavorazione delle terre rare ha significative implicazioni strategiche. Questa situazione conferisce alla Cina un notevole potere di leva economica e geopolitica. La Cina ha già dimostrato in passato la volontà di utilizzare la sua posizione dominante nel mercato delle terre rare come strumento di pressione politica ed economica, come nel caso delle restrizioni imposte al Giappone nel 2010. La dipendenza da un potenziale competitore strategico per materiali essenziali come le terre rare crea una significativa vulnerabilità per gli Stati Uniti, in particolare in settori critici come la difesa, dove un’interruzione delle forniture potrebbe avere conseguenze gravi sulla prontezza militare e sul vantaggio tecnologico. Il controllo cinese sulla catena di approvvigionamento delle terre rare offre a Pechino un’importante carta da giocare nelle negoziazioni commerciali e nelle dispute geopolitiche con Washington, con potenziali ripercussioni su una vasta gamma di industrie oltre a quelle direttamente coinvolte nell’uso di questi elementi.
L’Impatto della dipendenza dalle Terre Rare sul progresso tecnologico e la sicurezza degli Stati Uniti
- Influenza sul ritmo e la direzione dell’innovazione tecnologica
La dipendenza dalle terre rare cinesi può influenzare significativamente il ritmo e la direzione dell’innovazione tecnologica negli Stati Uniti. L’incertezza sull’approvvigionamento e la potenziale volatilità dei prezzi delle terre rare provenienti dalla Cina possono indurre le aziende statunitensi a esitare nell’investire in ricerca e sviluppo di tecnologie che dipendono fortemente da questi materiali. Questa cautela potrebbe portare a un rallentamento dell’innovazione o a una preferenza per tecnologie alternative, potenzialmente meno performanti. La necessità di garantire un approvvigionamento stabile e prevedibile di terre rare è quindi fondamentale per mantenere la leadership tecnologica degli Stati Uniti in settori chiave.
- Potenziali rischi e vulnerabilità, particolarmente nella difesa
I rischi e le vulnerabilità derivanti dalla dipendenza dalle terre rare cinesi sono particolarmente acuti nel settore della difesa. L’esercito statunitense dipende da questi elementi per la produzione e la manutenzione di sistemi d’arma avanzati. Un’interruzione delle forniture potrebbe compromettere seriamente la capacità degli Stati Uniti di produrre e mantenere attrezzature militari all’avanguardia, minando la loro superiorità tecnologica e la loro prontezza operativa. La Cina ha la capacità di limitare l’accesso a queste risorse per specifiche aziende o settori, creando una potenziale “strozzatura” nella catena di approvvigionamento della difesa statunitense. Il rapido avanzamento della produzione militare cinese rende questa dipendenza ancora più preoccupante.
- Impatto delle recenti restrizioni all’esportazione imposte dalla Cina
Le recenti restrizioni all’esportazione di specifici elementi di terre rare imposte dalla Cina segnalano un utilizzo più assertivo della sua posizione dominante come contromisura nelle dispute commerciali e tecnologiche. Queste misure, che riguardano elementi medi e pesanti cruciali per i settori della difesa, dell’energia e dell’automotive, hanno un impatto immediato e potenziale a lungo termine sulle aziende tecnologiche e sugli appaltatori della difesa statunitensi. L’introduzione di un sistema di licenze per l’esportazione ha già causato una pausa nelle spedizioni e crea incertezza sull’approvazione futura per le aziende statunitensi. Si prevede inoltre un aumento dei prezzi delle terre rare interessate e dei prodotti a valle. Questa mossa strategica della Cina evidenzia la crescente volatilità e incertezza nella catena di approvvigionamento globale di questi materiali critici.
Tracciare un percorso verso una ridotta dipendenza
- Sviluppo di capacità domestiche di estrazione e trasformazione
Gli Stati Uniti stanno adottando diverse strategie per ridurre la loro dipendenza dalle terre rare cinesi, con un focus sullo sviluppo di capacità domestiche di estrazione, produzione e, soprattutto, trasformazione. Il governo statunitense e aziende private stanno investendo in iniziative volte a creare una catena di approvvigionamento interna completa, che comprenda l’estrazione mineraria, la separazione, la raffinazione e la produzione di magneti. Aziende come MP Materials e Lynas Rare Earths stanno ricevendo finanziamenti e supporto per espandere le loro operazioni negli Stati Uniti. L’obiettivo è di stabilire una filiera “dalla miniera al magnete” che possa soddisfare le esigenze sia del settore commerciale che della difesa entro il 2027.
- Fattibilità e sfide per la creazione di una catena di approvvigionamento domestica sicura e sostenibile
La creazione di una catena di approvvigionamento domestica di terre rare sicura e sostenibile negli Stati Uniti presenta notevoli sfide. I costi elevati, le rigorose normative ambientali, la mancanza di competenze specializzate nella trasformazione e la concorrenza con i prezzi bassi praticati dalla Cina sono ostacoli significativi. È necessario un investimento a lungo termine, innovazione tecnologica e un ambiente normativo favorevole per superare queste barriere. La chiusura di Molycorp, un tempo il principale produttore statunitense, evidenzia le difficoltà nel competere con il dominio cinese. Bilanciare la necessità di una fornitura interna con la protezione ambientale è un’altra sfida cruciale.
- Ruolo del riciclaggio e sviluppo di materiali alternativi
Il riciclaggio delle terre rare da prodotti elettronici usati e altri materiali rappresenta una potenziale fonte di approvvigionamento supplementare e più sostenibile. Tuttavia, l’attuale scala del riciclaggio è limitata e presenta sfide tecnologiche ed economiche. L’espansione delle infrastrutture di riciclaggio e il miglioramento delle tecnologie di estrazione sono fondamentali. Inoltre, la ricerca e lo sviluppo di materiali alternativi che possano svolgere funzioni simili alle terre rare in alcune applicazioni potrebbero ridurre la dipendenza da questi elementi. Tuttavia, le alternative spesso risultano meno efficaci o più costose, evidenziando le proprietà uniche delle terre rare.
Conclusione: Navigare la complessa interdipendenza
La relazione economica tra Stati Uniti e Cina è caratterizzata da una profonda e complessa interdipendenza, che si estende oltre i semplici volumi commerciali fino a includere dipendenze critiche da risorse come le terre rare. La dipendenza degli Stati Uniti dalle terre rare cinesi per il loro progresso e sviluppo tecnologico è un aspetto cruciale di questa relazione. Affrontare le vulnerabilità associate a questa interdipendenza richiede un approccio multiforme che comprenda politiche strategiche, investimenti in capacità domestiche, cooperazione internazionale e innovazione tecnologica. Il futuro di questa relazione sarà probabilmente plasmato dalle continue tensioni geopolitiche, dalle dispute commerciali e dall’evoluzione del panorama globale della tecnologia e della concorrenza per le risorse. Gli Stati Uniti si trovano di fronte alla sfida di bilanciare i propri interessi economici con le preoccupazioni per la sicurezza nazionale, cercando al contempo di garantire un approvvigionamento stabile e affidabile di materiali critici per il loro continuo avanzamento tecnologico.
Grazia Tomasi