0173 365002 info@graziatomasi.it Giovedì - 12/12/2024

DIVERSIFICAZIONE, ORA, PIU’ CHE MAI, SEMPRE.

Tra i tanti, troppi pensieri che il conflitto Russo – Ucraino trascina con se ormai da qualche mese, con le relative conseguenze di ordine geopolitico, economico e sociale, si evidenzia imperante più che mai la questione della “diversificazione”. 

Quella “diversificazione” da sempre consigliata e programmata dal vostro Consulente Finanziario per il vostro portafoglio di investimenti, risulta di basilare applicazione nei più variegati contesti: relativamente ai clienti, o ai fornitori, nelle attività commerciali e produttive, potremmo azzardarci a dire nelle amicizie e conoscenze e, abbiamo avuto modo di constatare in questi ultimi mesi, più che mai in ambito di approvvigionamenti energetici. 

Si, la guerra ci ha insegnato anche questo. Non possiamo contare esclusivamente, o quasi, sul gas proveniente dalla Russia.

L’Europa si è accorta troppo tardi che in materia di “energia” risultava poco diversificata ed ora, a causa delle tensioni generate dal contesto bellico che ha messo in discussione la propria dipendenza dal gas e dal petrolio della Russia, sta cercando disperatamente di stipulare contratti in tutti i Paesi potenziali “nuovi” fornitori di energia.

Di quella energia senza la quale le nostre imprese, le nostre attività e le nostre case rischiano di fermarsi.

La vicenda che stiamo vivendo sulla nostra pelle, o meglio nelle nostre tasche, della mancata diversificazione delle fonti di provenienza della nostra energia (e non è ancora finita qui !), ci porta a dover rinfrescare quei concetti che troppo spesso si danno per scontati anche in relazione alla diversificazione in campo finanziario. 

In sostanza, diversificare in finanza significa ripartire il capitale investito su attività finanziarie che possano reagire diversamente al verificarsi di una o più variabili esogene al fine di “ridurre”il rischio complessivo di portafoglio.

E si, parliamo di “ridurre” il rischio, perché questo, il “rischio” appunto, è una componente imprescindibile degli  investimenti e proprio per questo, ritorniamo al concetto, che la “diversificazione” è la regola d’oro di ogni buona strategia di investimento, proprio perché il rischio non lo si può eliminare del tutto. 

Che fare dunque. 

Come prima cosa risulta fondamentale verificare il livello di diversificazione del proprio portafoglio col proprio Consulente Finanziario. 

Non esiste una regola scolpita nel marmo, ma possiamo asserire che un portafoglio ben diversificato lo è in una misura di almeno il 70%. 

Perché diversificare ? Abbiamo parlato di “contenimento” del rischio, ma possiamo aggiungere che la logica sulla quale si basa questa strategia e questa tecnica è che un portafoglio costituito da diversi tipi di asset produrrà mediamente rendimenti a lungo termine maggiori ed al tempo stesso si potrà ottenere una riduzione del rischio e della volatilità. 

A proposito di rischio. Non immagini di attuare l’affare della propria vita colui che decide di lasciare i propri soldi “liquidi” o in conto corrente. I quattrini non investiti non sono al riparo dai rischi. L’inflazione andrà ad erodere il loro valore nel tempo. E l’inflazione è una certezza. La stiamo vivendo proprio in questi mesi e con tutta probabilità nei prossimi anni e ciò dopo un lungo periodo di tassi a livello “zero” quando non “sotto zero” ! 

Per cui il confronto, l’incontro col proprio Consulente Finanziario risulta periodicamente di fondamentale importanza. Proprio per evitare le brutte sorprese il miglior modo è la diversificazione, tecnica alla base di ogni strategia di investimento in equilibrio. 

La diversificazione è essenziale per qualsiasi portafoglio di investimento. Sicuramente gli strumenti più adatti ad una sana diversificazione sono costituti dai Fondi di Investimento o Sicav. 

Grazie a questa chiave di accesso al mondo degli investimenti possiamo entrare in un variegato e “diversificato” sistema in grado di attuare una scelta tra migliaia di strumenti quali azioni, obbligazioni, titoli vari, aree geografiche, aree tematiche dalla finanza all’industria farmaceutica, dalle materie prime all’oro; così come per le valute passando dall’€uro al dollaro americano alla sterlina e cosi via. 

Le principali tipologie di investimento, o se volete le principali “Asset Class” come ad esempio, le azioni, le obbligazioni le valute, ecc, non hanno necessariamente un andamento parallelo tra loro. Questo significa che a volte, ancorché non sempre, ai rialzi dell’una corrispondono i ribassi di un’altra. Pertanto non mettere le uova nello stesso paniere aiuta a massimizzare i profitti ed a compensare le potenziali perdite con dei guadagni.

Inoltre va detto che mai come in un contesto simile a quello che stiamo vivendo, l’implementazione di uno o più P.A.C. (Piano di Accumulo), specificamente su una tipologia di investimento di emanazione azionaria, permetteranno una più razionale ed ottimale gestione del rischio nel tempo approfittando sia della diversificazione come precedentemente espressa nonché dei differenziati andamenti di mercato che nel corso del tempo si determinano sul medesimo asset. 

Non vi resta pertanto che contattare il vostro Consulente Finanziario. Basterà fornirgli la parola d’ordine: “Diversificazione”. Egli capirà al volo e studierà con voi il piano dei vari posizionamenti all’interno del vostro portafoglio di investimenti rispondenti sia alla logica della “diversificazione” oltre che alle vostre aspettative ed al vostro orizzonte temporale di investitore. 

Il suggerimento, forte e sincero, è comunque quello di rivolgersi sempre ad un Consulente Finanziario di provata esperienza. Il “fai da te”, ahimè non sempre paga.