SOPRA UN MOMENTO DELLA SERATA ED IL DEPLIANT DELL’EVENTO
Poco più di un mese da presso il Teatro Marenco di Ceva si è tenuta una bella e “delicata” serata-evento dal titolo “Parole d’Amore” organizzata in primis dall’Associazione “Blue rose donna” di Pavia, di cui è colonna portante e Presidente la “cebana” Cristina Sambruna, conduttrice della manifestazione.
In circa due ore, scivolate veloci tra i i velluti e la preziosa architettura del Teatro “bomboniera” della città del fungo, i relatori (tre su quattro donne) hanno ripercorso, attraverso scritti, lettura di poesie, musica e danza, la tragicità che molto spesso, troppo spesso, le donne devono affrontare dovutamente alle violenze più o meno palesi , gravi o meno gravi, fisiche e verbali, subite il più delle volte in famiglia, ma più in generale nel contesto sociale ove operano, con specificità quello dello dell’ambiente di lavoro, ma non esclusivamente.
La tragedia della violenza purtroppo costantemente e quotidianamente abusata sulle donne rappresenta indubbiamente un vergognoso cancro di questa nostra società che si ritiene avanzata, ma che sicuramente non lo è ancora sufficientemente se arriva al punto di consentire che la malvagità, la brutalità di esseri “umani” o presunti tali si riversi su altre creature per il solo fatto di essere eventualmente “strutturalmente” più deboli e non in grado di difendersi.
Per quante e gravi storie si celino dietro ogni vicenda che abbia come atto conclusivo un conclamato momento di tragica e letale violenza, nessuna storia potrà mai giustificare simili epiloghi.
Gli esseri umani, uomini, donne, devono imparare a convivere da subito e la famiglia, la scuola, la società devono inculcare nelle bambine e nei bambini il reciproco rispetto sin dalla più tenera età.
Ognuno di noi è una risorsa per l’altro e per l’altra.
L’Associazione “Blue Rose donna” è stata fortemente voluta dalla Dottoressa Cristina Sambruna e da altre donne per tutte le donne; innanzi tutto per permettere loro di aprirsi, per parlare al fine di evitare, per prevenire, per imparare a correggere e se del caso a “lasciare”. Blue Rose donna è a fianco ovviamente delle vittime di violenza mediante l’ascolto, la condivisione ed un lento percorso di riappropriazione di se stesse e della propria persona, di rigenerazione della fiducia e della stima. Tutto ciò con l’ausilio di psicologi, terapeuti e comunque persone in grado di affiancare le donne in un momento, se non “nel” momento, più difficile e oscuro della propria esistenza.
Dovremmo essere tutti più attenti e sensibili; non limitarci ad accettare come un dato di fatto, di cronaca ciò che purtroppo quasi tutte le sere i telegiornali ci propinano oramai come una “constatazione” di un evento accaduto; ciò al fine di non risultare come una sorta di “complici” silenziosi.
La serata era stata preceduta da una serie di incontri nelle scuole superiori di Ceva il giorno prima. Da lì le organizzatrici hanno avuto modo di rilevare il maggior coinvolgimento e sensibilità delle giovani generazioni sull’argomento.
Tale riscontro di particolare coinvolgimento non si è in effetti potuto constatare negli adulti che hanno risposto purtroppo in modo particolarmente timido all’appello lanciato dall’Associazione presso il Teatro Marenco.
Si è potuto percepire che la materia da un lato risulta sicuramente “ostica”, dall’altro probabilmente e per fortuna, non particolarmente rapportabile all’ambito locale.
Questo non esclude che ognuno di noi, uomo o donna che siamo, ha il dovere di essere vigile e coinvolto nella difesa dei diritti e sempre contro la violenza.